EPILOGO
tentato di sollevare da sé il macigno che la vita, senza che
lui se ne avvedesse, aveva deposto sul suo cuore.
Le perle di felicità della sua giovane
esperienza lo ancoravano alla terra, mentre abissi di profonde introspezioni lo
estenuavano al pari dello sforzo creativo cui la sua serietà e l’industria
musicale lo sottoponevano quotidianamente.
Lasciato solo in quella piccola casa a
Memphis, Jeff Buckley ha perso per molte notti il sonno, troppo teso nello
sforzo e nell'impegno di raggiungere un obiettivo e una scadenza che lui stesso
e il mondo del business americano gli avevano imposto.
Lasciato solo troppo a lungo con se
stesso Jeff Buckley ha scoperto l’essenza intima della vita, ha trovato in
fondo a sé le risposte al dubbio della sua esistenza, ha sentito con gioia
l’infinito e il senso eterno del fluire del tempo, il superamento delle
passioni umane e l’amore immenso che egli provava per la vita e le persone con
le quali aveva avuto anche seppure un brevissimo contatto.
Lasciato solo aveva fatto i conti con se
stesso, abbandonava la sua pelle di fanciullo e si accingeva a trasformarsi in
uomo maturo.
E, a celebrare il nuovo, l’ennesimo rito
iniziatico al quale si sottoponeva volontariamente, eccolo alla prova
dell’acqua, al superamento della forza della corrente del fiume più grande
d’America, alla riva del Mississippi.
Il suo fu un tuffo nel mito per
ritrovare nell'acqua l’essenza di sé.
Sentirsi Ofelia o un personaggio di
Faulkner, o tornare bambino, quello del mito che cavalca un delfino, o ancora
confondersi nell'acqua prenatale, tornare alle origini, al principio, al logos,
al padre, finalmente e per sempre.
Epilogue
Left alone with only
himself in the solitude of that small house in Memphis Jeff Buckley tried to
lift the weight that life without his knowledge had deposited in his heart.
The pearls of
happiness from his youthful experiences anchored him to the ground while the
abysses of his profound introspection wore him out as did the creative effort
his work subjected him to daily.
Left alone in that small house in Memphis Jeff
Buckley lost many nights of sleep, too tense due to his efforts and
commitments. He had to reach his goal and the deadline that the business world
of the U.S.A had imposed.
Left alone too long,
Jeff Buckley discovered the intimate essence of life, he found the bottom and
the answers to the doubts he had about his existence! He felt the infinite joy
and the eternal sense of the passing of time, he found the crossing over point
of human passion and immense love that he had felt in life and he found the
people with whom he had, even if for a
brief moment, some contact.
Left alone he had come
to terms with himself, he had abandoned his boyish skin and he was getting
ready to transform into a mature man.
To celebrate this new
umpteenth rite of initiation, voluntarily he decided on a water challenge! It
was to be the crossing of the biggest river in America with its strong current,
from the banks of the Mississippi!
His was a dive of
myth, to try and find the watery essence of himself. He dived so he could feel like Ophelia or one
of Faulkner’s character or maybe to go back to his youth. To be part of that
myth of riding a dolphin or immerging into ones prenatal waters, going back to
ones origins, to be with the ones you love, mother and father, finally and
Forever.
Nessun commento:
Posta un commento